I Pearl Jam cantano la neutralità della rete
Il rock è morto! Così recitava una litania della fine del precedente secolo e così in molti vorrebbero farci credere ancora oggi...
Basta l' occasione e il personaggio giusto per smentire i gufi; l' occasione è capitata durante il Lollapalooza 2007, festival itinerante (americano) organizzato dal mitico Perry Farrel. Capita così che un frammento del live di una band venga "oscurato" durante lo webcast di AT&T.
Il caso vuole che a subire la triste sorte sia un "personaggio" mooolto giusto; sono i Pearl Jam che sul finire di "Daughter" partono con "Another Brick in the Wall" dei Pink Floyd ed Eddie Vedder butta giu un paio di frasi(video):
George Bush, leave this world alone.
George Bush find yourself another home.
Ora, oltre ad essere da sempre schierati contro la politica del governo americano (come tantissima gente di buon senso nel mondo) i Pearl Jam hanno anche un pubblico attivo e molto sensibile che immediatamente comunica alla band quanto avvenuto.
La risposta la potete leggere direttamente sul loro sito e mi piace sottolineare come vada ben al di là del fatto specifico ponendo molta enfasi sul vero problema, la neutralità della rete.
Che volete, sono felice perchè è un tema vitale e sono felice perchè adoro il rock and roll!!!
via | Ars technica
Etichette: censura, Musica, net neutrality, neutralità della rete
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