colpevoli e innocenti
Dopo un lungo silenzio (ultimamente sono stato "aggredito" dal lavoro) mi rifaccio vivo; ne sono successe di cose: nuove elezioni, nuovi presidenti e un nuovo scandalo...
Moggi, Giraudo e la juventus come simbolo di un sistema che dire corrotto è eufemistico.
Premetto da subito che sono juventino (e nemmeno poco), ma qui la "fede" calcistica non c' entra ; il sistema prevedeva collusioni, corruzioni e minacce e forme di pressione "ambientali" o dirette.
Insomma tutti gli ingredienti necessari a creare una vera e propria associazione per delinquere. Nessun dubbio in proposito, tanto che a questo punto, l'idea di essere retrocessi (in B? in C?)credo sia ormai entrata nelle nostre povere testoline assuefatte alle vittorie; onestamente non intendo soffermarmi molto su questo aspetto, sono deluso, ma non voglio fare l' ingenuo che scende dalla luna: i sospetti che ci fosse poco di pulito regnavano anche nei pensieri del tifoso poco obiettivo...è andata, amen
L' aspetto che mi interessa di più è quello generale, o di "sistema"(intendendo con questo non solo il calcio).
Il modo migliore per esporre il mio personale giudizio sulla vicenda prevede alcune banali, ma, haime, assenti domande:
1- come potevano essere accaduti certi fatti(vedi sequestro dell' arbitro e relative minacce) senza nessuna conseguenza. Qualc' uno avrà assistito alla scena, i magazzinieri, la sicurezza, altri giocatori o dirigenti.
In questo caso la mia opinione e che ci si trovi di fronte a connivenze appurate.
Tutti hanno visto, ma per un motivo o per un altro, hanno taciuto. Ora capisco i magazzinieri, che rischiano il posto di lavoro, capisco le persone normali che assistendo ad un chiaro comportamento mafioso, si spaventono e dimenticano in fretta, ma i dirigenti no, loro se hanno taciuto è perchè sono complici al pari di Moggi. Il loro tacere prevede favori (magari meno vistosi di una partita "rubata" o di uno scudetto "vinto")e vantaggi.
2- Quanto non c' entra la politica in tutto questo? I vertici del calcio, volendo essere chiari, sono designazioni o suggerimenti politici. I fallimenti prima ed i salvataggi per decreto poi aumentano il sospetto che anche su questo piano ci sono dei responsabili, e non di secondo livello.
3- Cosa facevano i giornalisti? Qui si tocca il nocciolo della questione: avrebbero venduto i figli e le madri per intervistare Moggi, in maniera ammiccante e sempre gioviale <><> e giu con complimenti e leccaculismi vari. Certo, alcuni hanno fatto bene il loro lavoro(diciamo due o tre) ma i giornalisti come categoria sono i primi colpevoli di questo schifo; loro dovrebbero chiedere scusa a tutti gli amanti del calcio; dovrebbero spiegarci perchè hanno sempre taciuto, perchè hanno fatto i servi, perchè hanno mentito sapendo di mentire.
questo non accadrà mai, ma se in televisione noterete chi sarà il più critico e disdegnato, sarà sicuramente qualcuno che ha perso, con Moggi, una carriera.
Moggi, Giraudo e la juventus come simbolo di un sistema che dire corrotto è eufemistico.
Premetto da subito che sono juventino (e nemmeno poco), ma qui la "fede" calcistica non c' entra ; il sistema prevedeva collusioni, corruzioni e minacce e forme di pressione "ambientali" o dirette.
Insomma tutti gli ingredienti necessari a creare una vera e propria associazione per delinquere. Nessun dubbio in proposito, tanto che a questo punto, l'idea di essere retrocessi (in B? in C?)credo sia ormai entrata nelle nostre povere testoline assuefatte alle vittorie; onestamente non intendo soffermarmi molto su questo aspetto, sono deluso, ma non voglio fare l' ingenuo che scende dalla luna: i sospetti che ci fosse poco di pulito regnavano anche nei pensieri del tifoso poco obiettivo...è andata, amen
L' aspetto che mi interessa di più è quello generale, o di "sistema"(intendendo con questo non solo il calcio).
Il modo migliore per esporre il mio personale giudizio sulla vicenda prevede alcune banali, ma, haime, assenti domande:
1- come potevano essere accaduti certi fatti(vedi sequestro dell' arbitro e relative minacce) senza nessuna conseguenza. Qualc' uno avrà assistito alla scena, i magazzinieri, la sicurezza, altri giocatori o dirigenti.
In questo caso la mia opinione e che ci si trovi di fronte a connivenze appurate.
Tutti hanno visto, ma per un motivo o per un altro, hanno taciuto. Ora capisco i magazzinieri, che rischiano il posto di lavoro, capisco le persone normali che assistendo ad un chiaro comportamento mafioso, si spaventono e dimenticano in fretta, ma i dirigenti no, loro se hanno taciuto è perchè sono complici al pari di Moggi. Il loro tacere prevede favori (magari meno vistosi di una partita "rubata" o di uno scudetto "vinto")e vantaggi.
2- Quanto non c' entra la politica in tutto questo? I vertici del calcio, volendo essere chiari, sono designazioni o suggerimenti politici. I fallimenti prima ed i salvataggi per decreto poi aumentano il sospetto che anche su questo piano ci sono dei responsabili, e non di secondo livello.
3- Cosa facevano i giornalisti? Qui si tocca il nocciolo della questione: avrebbero venduto i figli e le madri per intervistare Moggi, in maniera ammiccante e sempre gioviale <
questo non accadrà mai, ma se in televisione noterete chi sarà il più critico e disdegnato, sarà sicuramente qualcuno che ha perso, con Moggi, una carriera.
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