Acqua che scorre
Noto con piacere come alcune mie sensazioni post RomeCamp abbiano attraversato anche altri campisti: Federico Fasce ha colto e contestato aspetti di "promozione commerciale" (nello specifico l' intervento di Tombolini) che hanno animato una interessante discussione; del resto già Matteo Balocco, e ben più duramente, aveva preventivamente "contestato" l' intervento proposto da Marco Camisani (il quale volto, col senno del poi, lasciava trasparire una certo rammarico)... questa la breve cronaca, ma alcune riflessioni le voglio fare.
- Questa nuova concezione "umanistica" del mercato (dotato di voce per conversare) comporta anche lo scontro frontale: dove starebbe la novità se non in questo, nella capacità del cliente/utente/persona di modificare anche gli "indirizzi" di una campagna e non solo l' andamento.
- Dov' è e qual' è il confine tra dono ed offerta, o tra dono e "conversazione"? Qui sono del parere di Federico, i contesti e le situazioni tracciano questo confine: al BarCamp "donare" un informazione commerciale (anche se l' intento magari è un' altro) inevitabilmente cozzerà col contesto e giustamente la somiglianza con uno spot medio apparirà maggiore.
- Ancora ci sarà da discutere e poi ancora e forse non basterà: è assurdo trattare una materia così complessa e per sua natura "liquida" con regole e "gabbie" scientifiche...
nel frattempo l' acqua scorre.
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