Login o scocciatura?
Tra un pranzo e una cena, ho avuto l' occasione di riflettere su un' aspetto del web (detto) 2.0, apparentemente poco visibile: le procedure di login. In realtà lo spunto mi è venuto leggendo questo bel post di Alberto Dottavi che identifica nel login il punto di contatto cruciale tra un sito e i suoi lettori e che paragona alcuni servizi 2.0 con i gruppi editoriali italiani:
da questa rapida carrellata salta subito agli occhi che, in media, agli editori italiani i lettori sembrano dare "fastidio"
Ha ragione da vendere: mi limito a segnalarvi quelle che secondo me sono le pagine di registrazione più vicine allo stato dell' arte (vedi le più semplici ed intuitive) iniziando dalla migliore in assoluto.
Ancora a parlare di tumblr, che ha una pagina di login fedele alla filosofia di base del progetto, semplice e immediata (e con i campi di testo giganteschi - una meraviglia): 3 soli passaggi, email, password e il "prefisso" (che fungerà da indirizzo di terzo livello).
Anche la registrazione a Lastfm prevede tre campi da compilare: username, email e password.
Digg e del.icio.us portano a 4 i passaggi da effettuare: user, password e email per tutti e due con il primo a richiedere la data di nascita mentre per il secondo si richiede il nome completo.
Nota positiva per OK notizie: username, password ed email.
Se volete divertirvi date un occhiata alla registrazione del gruppo Repubblica/l' Espresso: io ho contato 16 passaggi divisi in due pagine ma sono sicuro che, con un pò di pazienza, riuscirete a trovare qualcosa che supera anche questo...
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