P2P, ambasciate e nazionalismi
Niente spy story ma una interessante (quanto assurda) questione legata al P2P, della serie "ambasciator non porta pena, ma ospita i server". Via Downloadblog:
dopo gli accordi siglati con il presidente Kim Jong-Il, i server della baia dei pirati verranno alloggiati presso l'ambasciata nordcoreana a Stoccolma
La storia (molto probabilmente un pesce d' aprile) si lega alle pesanti sanzioni che il governo svedese ha previsto nei confronti di the Pirate Bay, il sito di indicizzazione per BitTorrent più conosciuto nel mondo. Come se non bastasse in Svezia nasce un caso politico: l' apporto (in termini di banda) del controverso leader ultra nazionalista Carl Lundstrom non è passato inosservato nella comunità di file sharing (molto sensibile ad aspetti politici legati alla rete e non solo).
Nel frattempo in Bulgaria i downloader scendono in piazza per manifestare contro le decisioni del governo di perseguire con ogni mezzo il download "illegale". In questi giorni la polizia ha eseguito un raid in alcuni Internet Service Provider con lo scopo di sequestrare i server di Zamunda.net (anch' esso noto indicizzatore di Torrent); ma in realtà è abbastanza palese la volontà di proteggere interessi forti quanto il rischio di un' operazione "censoria" di ampio respiro (aggravata dall 'ingresso della Bulgaria nell' Unione Europea)...
Piccoli segnali o veri e propri manifesti programmatici?
Etichette: file sharing, P2P, Pirate Bay
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