<body><script type="text/javascript"> function setAttributeOnload(object, attribute, val) { if(window.addEventListener) { window.addEventListener('load', function(){ object[attribute] = val; }, false); } else { window.attachEvent('onload', function(){ object[attribute] = val; }); } } </script> <div id="navbar-iframe-container"></div> <script type="text/javascript" src="https://apis.google.com/js/platform.js"></script> <script type="text/javascript"> gapi.load("gapi.iframes:gapi.iframes.style.bubble", function() { if (gapi.iframes && gapi.iframes.getContext) { gapi.iframes.getContext().openChild({ url: 'https://www.blogger.com/navbar.g?targetBlogID\x3d16734928\x26blogName\x3dSid05+weblog\x26publishMode\x3dPUBLISH_MODE_BLOGSPOT\x26navbarType\x3dSILVER\x26layoutType\x3dCLASSIC\x26searchRoot\x3dhttps://sid05.blogspot.com/search\x26blogLocale\x3dit_IT\x26v\x3d2\x26homepageUrl\x3dhttp://sid05.blogspot.com/\x26vt\x3d4362399646555681964', where: document.getElementById("navbar-iframe-container"), id: "navbar-iframe" }); } }); </script>

La musica 1.0 è morta 16/03/08

Affermazione decisa che fortunatamente non nasce dalla repressione di un utopico visionario; a dirlo è Ted Cohen ex boss di EMI all' apertura del Digital Music Forum East. Il pezzo di Ars Technica merita una lettura ed è una ghiotta occasione per riprendere il filo del discorso affrontato alcune settimane fa.

Da un lato ormai è evidente, anche le major hanno capito che l' immobilismo non paga e che c'è un gran bisogno di ripartire dimenticandosi il più in fretta possibile le politiche degli ultimi 7/8 anni... e questo è un gran bene

» continua

Tra i segnali di novità che ormai giungono da più parti, Ghost dei NIN credo rappresenti l' ennesimo punto di non ritorno. Non voglio ripetere l' errore commesso con i Radiohead e dare i numeri, ma in questo caso credo valga la pena fermarsi a riflettere proprio sui numeri.

Il nuovo lavoro di Trent Reznor convincerà anche i più nostalgici; numeri alla mano descrive una strategia assolutamente vincente e, soprattutto replicabile (magari non nel risultato finale, che 1.600.000 dollari non sono proprio alla portata di tutti).

Se sommiamo a questo l' ottimo spunto di Kevin Kelly abbiamo un bel po' di dati da sciorinare: nel suo pezzo sostiene come 1000 fans veri garantiscano ad un "artista" una più che dignitosa prospettiva. Con mille fans disposti a pagare il tuo lavoro anche la fredda ma indispensabile forza dei numeri sembra essere un tabù sconfitto.

Cercando di spostare questi dati nel triste e meschino panorama italiano non credo che la sostanza cambi. Le opportunità aumentano ogni giorno di più ed ormai gli unici a non averlo capito sembra siano proprio i creativi; sono loro il vero ed ultimo ostacolo e badate, non i big ormai drogati dal successo e francamente del tutto trascurabili a livello creativo/culturale. Il problema ormai è solo alla base.

Ormai è tempo che il sogno cambi "piattaforma" (illuminante in questo caso il commento al post precedente di Alessandro); le folle osannanti e i milioni di copie sono storia, magari interessante, ma passata. Ora è tempo di tornare a fare sul serio. Basta squallidissime suonerie, comparsate televisive e baracconi senza senso (avete presente Sanremo, Morgan, Saranno Famosi e compagnia "vomitante"). Il sogno deve tornare a splendere e deve reintrodurre i veri valori, la musica, la poesia, la rabbia, la vita e la morte.

Basta l' ultima spallata e il castello di sabbia è distrutto, muoviamoci.

Etichette: , ,

[Sid]
del.icio.us Digg technorati Design Float http://www.wikio.it oknotizie | Permalink | |

Ultimi commenti