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Usare o provare 07/12/06

Usare qualcosa, un bene, un servizio, un blog, è ben diverso del semplice provarlo; perchè dico questo? Perchè è importante ricordarlo, semplice.

Sempre più spesso ci lasciamo guidare dal "luccichio", dal primo contatto (e badate, io chiaramente mi riferisco alla rete ma il ragionamento è valido anche, anzi soprattutto nei consumi "tradizionali") e dalla confezione del prodotto: facciamo l' esempio dei servizi cosiddetti web2 (alcuni per la verità lo sono veramente almeno nelle intenzioni); quante volte abbiamo scelto il nostro sistema di bookmark, o la gestione dei feed, motivati dalla prima impressione o (peggio) dal fatto che "ce l' hanno tutti". Questo, di per sè, non è niente di grave, nel senso che le impressioni contano e l' istinto è comunque una dote che l' uomo si porta dietro, basta ricordarsi la regola introdotta all' inizio: provare non è usare.
Solo dopo un uso costante ed intenso saremo in grado di giudicare, matureremo l' esperienza necessaria e allora saremo in grado di scegliere (a questo servono le demo).

Estendere questo ragionamento nel nostro lavoro è assolutamente fondamentale ma altrettanto difficile; come spiegare ad un cliente che un sito ha bisogno di tempi tecnici, perchè di questo si tratta: il tempo necessario a comprendere i reali bisogni, le possibili variazioni e gli eventuali adeguamenti/miglioramenti tecnici. Un progetto serio e credibile deve prevedere una fase, diciamo beta; questo naturalmente porterà a dei tempi più lunghi ma ci offrirà la certezza (devo dire relativa?) di aver svolto pienamente il nostro lavoro.

E se proprio non dovessimo convincere nessuno, raccontiamo di blogger beta...

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