Ancora sti ragazzini...
Continua a colpi di denuncia la battaglia legale sulla paternità di Facebook. Se da un lato adesso si è certi che sia veramente una questione tra ragazzini (con un mucchio di soldi nel mezzo) dall' altro, il nuovo oggetto del contendere è ricchissimo di spunti.
I ragazzi di 02138 (magazine gestito dagli studenti di Harvard) hanno fatto imbestialire Mark Zuckerberg (che risponde/querela) pubblicando una serie di PDF, dalla mail al blog nel quale il diciannovenne fondatore di Facebook dava libero sfogo alla sua "creatività"...
Giusto per farvi un esempio ecco il primo post della pagina (PDF), la prima riga:
***** is a bitch...
In altri punti si nota però l' intuizione, anche se il contesto non è propriamente corretto:
Alcuni volti sono veramente orribili; perchè non mettere di fianco un' immagine di un animale e far votare le persone su quale sia più carina...
Tra i documenti scaricabili ci sono anche le testimonianze che lo stesso Zuckerberg ha reso davanti al giudice, così come quelle dei suoi rivali; non ho un' idea precisa rispetto ai fatti. Certo questi documenti (e questo lungo articolo) fanno riflettere, soprattutto relativamente al carattere del personaggio... le parole di Aaron Greenspan (altro rivale) sembrano convincenti:
Non so se lui (Zuckerberg) abbia copiato o se sia la più incredibile coincidenza della storia, so però che è stato disonesto
Mettendo da parte il fatto specifico (ed alcune implicazioni relative alla privacy, visto che il blog incriminato era stato chiuso e che le mail, beh, vedremo), la cosa che emerge evidente è che tutto questo casino sia generato da un gruppo di ragazzi di 22/23 anni che all' epoca dei fatti ne avevano 18/19 e che smuovono parecchi soldi...
In Italia non succede. Il vero motivo ancora non me lo spiego. Cioè, non c' è niente che impedisca ad un ragazzo di vent' anni di progettare una buona applicazione e farci un po' di vil denaro... ma magari sbaglio.
via | Slate Magazine
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