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Domani... spero di non rivedervi 10/05/09

Avrete sicuramente visto il video di Domani 21/04/09, brano dedicato alle popolazioni d'Abruzzo patrocinato da Jovanotti e Giu­liano "progetto" Sangiorgi . Non credo sia utile discutere del merito, tanto meno della qualità; a me non piace questo genere di operazioni ma non credo nemmeno che siano un problema, in questi casi ognuno è bene che faccia la sua parte e dia il suo (piccolo o grande) contributo. Nel peggiore dei casi basta non ascoltare.

Ben più importante è però quello che ha seguito il brano, le reazioni seccate (ed odiose) di alcuni protagonisti dell'operazione hanno dimostrato la loro vera natura e soprattutto la scarsa dimestichezza con lo "spirito dei tempi" che il mondo musicale italiano dimostra in ogni occasione.

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Trovo insopportabile l'atteggiamento vittimistico e lagnoso di produttori ed addetti ai lavori, la loro costante pretesa di controllare l'incontrollabile. Fosse per me basterebbe la visione di questo video per esprimere quello che penso e festa finita; la cosa che però mi imbestialisce è il silenzio dei protagonisti (loro ovviamente si definirebbero Artisti, porelli). Possibile che nessuno abbia una posizione (leggermente) differente da quella dei vertici SIAE o del Fpm?

Da un lato non mi preoccupo, per affossare il misero mercato italiano ci pensano abbondantemente da soli, sfornando dischi di una povertà incredibile e senza il minimo ritegno; ma io voglio bene alla musica ed ho troppo rispetto per chi vive e sogna nelle cantine. Anzi, proprio per questo mio rispetto trovo questi atteggiamenti, oltre che penosi oltremisura, pericolosi.

Ormai il messaggio, recitato come mantra, è che non c'è una lira, vuoi fare qualcosa con la musica? O vai in tv o ti autofinanzi... peccato che per dieci morti di fame esclusi dalla distribuzione (quando non dalla produzione) ci sia un big (si fa per dire) che continua a spendere centinaia di migliaia di euro per produrre il disco negli States. E per scoprirlo ci sia bisogno di leggere nelle note, ad ascoltarlo non si capirebbe mica che ci ha lavorato un gran produttore americano.

Fortuna che il mio artista italiano preferito è un pazzo, bontà sua; gli altri potrebbero benissimo scomparire dall'universo, io non li rimpiangerei di sicuro, voi?

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Parmaworkcamp: lavoratori di tutto il web, confrontatevi! 13/03/09

Sabato 21 marzo a Parma si terrà il Parmaworkcamp: "Il ParmaWorkCamp sarà un barcamp dedicato ai rapporti fra il mondo del lavoro e il web".
Premetto che per me si tratta di hot topic, in questi giorni ho riempito twitter, friendfeed e la stanza dei lavoratori del web di domande; come fatturare con l'estero, quale sistema di e-commerce usare ed un sacco di altri strambi quesiti, dal tecnico al commerciale. Ora, tralasciando la gentilezza di chi mi ha risposto e la qualità delle risposte (si, friendfeed ed il microblogging in generale per queste cose sono fenomenali) quale migliore occasione per approfondire questi temi di persona e con altri "simili".

Se infatti dovessi trovare un difetto al lavoro da freelance, sarebbe la quasi totale mancanza di confronto, confronto diretto intendo. Poter discutere e magari risolvere un problema che da soli sembra irrisolvibile, avere un giudizio diretto e tempestivo o semplicemente delegare 1 ora di lavoro sono situazioni che mi si presentano spesso, come sogni. Ma questo vorrebbe dire uno stanzone grande ed illuminato, almeno 3/4 persone e nel peggiore (ma assai probabile) dei casi un coglione arrogante che decide tutto senza conoscere nulla. Insomma, non c'è storia, non nella MIA storia. Ma il confronto manca comunque.

Il tema del lavoro su (e con) internet è complesso e spesso contorto. In molti, me compreso, ci investono tempo ed energia, arrivare a dei risultati credo sia un obiettivo sacrosanto, ma io a Parma mi accontento abbondantemente del confronto.

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Sweetcron: disegnare un puzzle e chiamarlo lifestream 10/03/09

Quanto e come sia parcellizzata la nostra presenza online è un tema molto interessante e importante, ma complesso e forse ancora da decifrare bene. Personalmente posso donare i miei 2 centesimi; sono una delle vittime di FriendFeed, e di Tumblr, meno di Facebook ma in crescita con Twitter, insomma, se dovessi dire quale di queste "situazioni" mi rappresenta meglio non saprei rispondere. Lo stesso se dovessi scegliere la mia preferita, forse direi il blog, ma è quello che ho trascurato di più e si noterebbe l'incoerenza.

Il lifestream, e Sweetcron nello specifico, sono chiamati a risolvere una parte di questa parcellizzazione, una grossa parte direi. Ma se l'obiettivo non è solo quello di aggregare se stessi in un unico contenitore allora dobbiamo alzare di un pelo l'asticella. Se infatti vogliamo rendere questa marea di contenuti interessante e fruibile dobbiamo superare un po' di limiti.

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Ormai avrete sicuramente sentito parlare di lifestream, "l'insieme dei vari servizi cosiddetti 2.0" raccolti, o meglio, aggregati in un'unica piattaforma; se il tema vi è nuovo consiglio questa chiara e coincisa introduzione a Sweetcron e il lifestreaming di Tommaso Baldovino. Già, Sweetcron.

Confesso che il sito di Jon Yongfook mi ha subito colpito, così come l'idea che il tutto venisse rilasciato in Open Source, il caso ha voluto che riuscissi a mettere le mani sul codice dopo mesi. Risultato, mi piace un sacco e sarà il mio prossimo blog, un blog al quadrato, o blog+. Ma ci sono dei limiti da superare ed è bene fare mente locale evitando errori (e confidando sempre nei suggerimenti perspicaci)

Avevo gia notato con il mio piccolo esperimento di lifestream con Tumblr che il giochino era si divertente, ma assolutamente di scarsa utilità, questo per molti motivi, anche legati al tipo di piattaforma (non disegnata per svolgere quel compito), ma non solo. L'idea di avere un flusso costante su un unico livello (l'ordine cronologico) è intrigante ma è un po' come chiedere al visitatore di giocare alla ruota della fortuna, può uscirti il post, 10 tweet di replica, due status incazzosi di facebook o l'intero Docs di Wordpress archiviato su delicious. Certo si può filtrare per tipo di post ed andare a ritroso nella cronologia, ma tutti sappiamo che meno c'è da cliccare, per arrivare al bersaglio, meglio è; inevitabilmente alcuni contenuti particolarmente interessanti/utili o semplicemente per noi importanti verranno sostituiti da qualsiasi altro feed, a seconda della nostra attività... del resto questo è quanto, in buona sostanza, lifestream nudo e crudo.

Una bella discussione sul tema è venuta fuori proprio oggi, in questo 3d su FriendFeed, Nicola D'Agostino, uno dei primi a mischiare le carte del blog (notevole il suo lavoro con e su delicious), ripone molta importanza nella selezione (a monte) dei contenuti, questo per dare ordine e mantenere on topic, credo; Tommaso Sorchiotti suggerisce la divisione per livelli di attenzione (e quindi di "persistenza" nella pagina), "effimero (tweet, contributi da blip e last.fm ad esempio), transitorio (bookmark, tumblr, flickr) e duraturo (post, video)".

Credo che siano entrambi scenari condivisibili, nel primo si privilegia il controllo ed il rigore, nel secondo il persorso è più completo e si cerca solo di ordinare il caos... cercando di restare nei miei due centesimi, sono convinto che una sola soluzione non ci possa essere, molto dipende da che uso se ne vuol fare (ed ovviamente da quali contenuti vogliamo evidenziare rispetto ad altri), ma che il fine ultimo possa essere lasciare la più larga possibilità di filtro ai singoli visitatori... nella maniera più semplice (usabile) possibile e sfruttando a fondo le opzioni di personalizzazione.

Sweetcron si presta in maniera particolare alla sperimentazione, è semplice da configurare ed abbastanza da personalizzare, è possibile mostrare e mettere in loop ogni singolo feed, e la cosa è pure assai divertente. Ok, ora scappo che devo disegnare un puzzle e chiamarlo lifestream!

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sid05.com rebirth 06/03/09

sid05.com

Finalmente, dopo mille ripensamenti ho pubblicato il mio nuovo portfolio; ho utilizzato Wordpress per realizzare quello che tecnicamente viene definito un one page portfolio, in pratica una sola pagina che raccoglie i miei lavori, una breve descrizione (chi sono e di cosa mi occupo) ed una parte dedicata ai contatti. Tutte le animazioni, la navigazione ed i tooltips sono realizzati in jQuery e l'unico plugin attivato è per il form dei contatti.

Il sito è validato XHTML transition e CSS3 (questo perchè la proprietà opacity non è presente nella versione 2.1).

Molto graditi commenti, suggerimenti e critiche, anche i complimenti si accettano volentieri.

Ora non mi resta che aggiornare questo blog, e magari scrivere qualche post ogni tanto.

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Grafica istituzionale: le 20 regioni italiane 30/12/08

Regioni italiane

Ispirato da questo post ho raccolto la grafica istituzionale (logo/stemma) delle 20 regioni italiane; un piccolo esperimento per mettere a confronto le differenze, le particolarità e la "creatività" che a livello pubblico (nel bene e, spesso, nel male) ci rappresenta.

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Questa sotto è l'immagine ridimensionata, scaricatela e fatene buon uso (e segnalatemi eventuali errori o imprecisioni).

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